Ci sono. Provvisorie, ma ci sono. Sono le tribune sistemate, nelle scorse ore, allo stadio Enrico Lucca di Ronchi dei Legionari. Una soluzione tampone, quella adottata dall’amministrazione comunale, nell’attesa che, finalmente, si sblocchi la questione legale relativa all’appalto per la costruzione delle nuove tribune, incredibilmente fermatosi nel maggio del 2021 con il deposito della domanda di concordato preventivo con continuità aziendale da parte della C.S.M. Acciaio srl di Milano, l’impresa che si era aggiudicata i lavori.
La demolizione del vecchio manufatto era scattata nel dicembre del 2020. Nel giro di pochi mesi lo stadio di via dell’Aeroporto avrebbe dovuto disporre di nuove tribune e nuovi spazi per l’As Ronchi calcio. Poi la doccia fredda e l’avvio di una battaglia legale che non ha ancora avuto vincitori e vinti. Ma proprio il sodalizio amaranto s’era ritrovato nell’impossibilità di disputare le sue partite interne in quello stadio che gli “appartiene” ormai da decenni.
Così la decisione di correre ai ripari. Alla fine di agosto scorso era approdata in consiglio comunale una variazione di bilancio, per complessivi 63mila euro, necessari per il noleggio di tribune, bagni e spogliatoi da collocare allo stadio, proprio a seguito della sospensione dei lavori di ristrutturazione. Un’operazione che è stata concretizzata in questo fine settimana e che consentirà alla società del presidente Stefano Croci, già dai prossimi giorni, di rientrare alla base dopo aver disputato tante partite casalinghe prima a Monfalcone e successivamente al campo Sandro Brunner di Vermegliano.
“Non potevamo agire diversamente – sono le parole del sindaco, Mauro Benvenuto e dell’assessore allo sport, Alessandro Bassi – perchè è nostro preciso compito quello di sostenere le nostre associazioni e dar modo a tutte di lavorare nel migliore dei modi. Nel caso dell’As Ronchi calcio giocare sempre in trasferta vuol dire sostenere dei costi e non poterlo fare davanti al pubblico amico significa non avere alcun introito. I nostri uffici, ormai da mesi, sono impegnati nelle trattative legali, ma non possiamo ancora dire con esattezza quando esse potranno concludersi. Per il momento abbiamo pensato ad un noleggio”.
e tribune sono state sistemate sul lato che si affaccia all’ingresso storico di via Duca d’Aosta. E vi rimarranno per i prossimi 10 mesi. Al termine dei quali si spera di aver risolto la questione dell’appalto. Un’opera da 1 milione e 213mila euro, ferma al palo ed attorno alla quale, da mesi, si sviluppa, attorcigliata, una poderosa battaglia legale. L’impresa alla quale erano stati appaltati i lavori aveva già incamerato 322mila euro. Il progetto, ricordiamolo, prevede la realizzazione di una nuova tribuna che manterrà la stessa capienza attuale per 1250 spettatori, mentre verrà ampliata la copertura dove il pubblico potrà ripararsi in caso di pioggia. Al suo interno troveranno spazio altri due spogliatoi, quelli per gli arbitri, un’infermeria, servizi per il pubblico, il tutto come previsto dalle normative.