La Polizia di Stato di Trieste festeggia oggi i 96 anni di Rosa Scafa, la prima poliziotta italiana. Nata a Vibo Valentia, prima di otto figli, arriva a Trieste a 22 anni, per raggiungere il padre già emigrato. Vesta la prima divisa, quella della Polizia femminile del governo militare alleato, nel 1951, una scelta dettata dalla necessità di aiutare la famiglia dopo la guerra. Viene assegnata alla Buoncostume, con il compito di assistere sopratutto i minori e le donne.
Nel 1960, quando deve scegliere tra un impiego civile o la carriera nelle forze dell’ordine, non ha dubbi e decide di entrare nella Polizia di Stato. Tra i colleghi, che non l’hanno mai fatta sentire ‘diversa’, conosce anche suo marito, Filippo Furlan, scomparso tempo fa, ma con il quale ha condiviso un lungo tratto di vita. E, nel 2010, in occasione del 50esimo anniversario della presenza delle donne nelle forze di polizi, ha ricevuto l’Onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana direttamente dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
“Nei 33 anni di servizio, dal 1952 al 1985, dell’ex Ispettore Capo, si trovano la forza, il coraggio e l’amore per questa professione”, è il messaggio che arriva dalla Questura di Trieste. “Siamo vicini a Rosa non solo in questo giorno. Il suo percorso di passione e intraprendenza serva da stella polare per i più giovani. Buon compleanno, Rosa! Un abbraccio forte, esteso anche alla sorella Giuliana. Con affetto e riconoscenza”.