Giornata densa di eventi anche ieri, martedì 5 marzo, per la rassegna UDINE DESIGN WEEK. Cominciata con un esperimento di Armocromie dai parrucchieri Anthony e Jamal, è finita all’enoteca Fred con l’architetto Enrico Sello che ha raccontato il progetto degli interni del locale.
Tra l’uno e l’altro, due momenti con il designer Giulio Iacchetti. Prima, da Robe di Casa, ha parlato dei due progetti per Pieces of Venice, un bastone da passeggio e un calzascarpe realizzati con il legno delle briccole della laguna, poi ha raccontato gli oggetti esposti alla mostra “Esercizi inutili”, allestita allo Spazio Soul Interiors. Con ironia e al tempo stesso lucidità, Iacchetti ha presentato oggetti che, in realtà sono solo apparentemente inutili perché nascono dalla necessità interiore di sperimentare. Ripercorrendo la storia dei Coltelli inutili, degli Ossi-Ossimori e di Fungere, la serie di trenta funghi inesistenti magistralmente realizzati al tornio da FabbroArredi, tra curiosi aneddoti e dettagli tecnici, Giulio Iacchetti ha raccontato il suo modo di intendere il design e la sua filosofia progettuale. In un mondo in cui “tutto è progetto, anche parcheggiare bene l’automobile”, Iacchetti prova a immaginare un design accessibile a tutti e sottolinea la necessità della collaborazione tra figure diverse perché, come lui stesso ricorda, “non c’è progetto se non c’è chi lo produce”.
Mercoledì 6 marzo è imperdibile l’appuntamento a Spazioersetti alle 18.30 per 1:3:7, installazione di suono e luce, ma sono diversi gli appuntamenti a cui non mancare consultando il programma nel sito del Museo del Design del Friuli Venezia Giulia, produttore dell’iniziativa.
Domani, giovedì, inaugurazione della mostra InUtile, alle 11.00 al Malignani, poi, nel pomeriggio, Conversazione aperta tra Anna Lombardi e Pietro Valle alle 16.00 e, alle 18.00 “L’eleganza del dettaglio” alla Gioielleria Bortolin, dove parlerà l’architetto Renza Pitton, autrice del progetto d’interni. In vetrina sono esposti i preziosi modellini dei mobili di Le Corbusier, prodotti da Cassina. E non è l’unica vetrina in cui si possono vedere oggetti di design: seguendo le indicazioni della mappa o dei codici QR dei totem visibili fuori dei negozi, si può vedere Greenlight, ideata da Olafur Eliasson per Moroso da Tonini Mode, Carve, design Paola Navone per Gervasoni, da Bruno Calzature, Bak Valet di Ferruccio Laviani per Frag, da Malani Udine, e il lavoro dell’artdesigner CattivoFrank da Tonini Interiors. Non mancate l’omaggio a Alessandro Mendini, il maestro recentemente mancato: una sua collana, realizzata in Cambogia nella scuola di design sociale Il Nodo, è esposta nelle vetrine della Gioielleria Ronzoni.