L’attività di ricerca condotta nell’ateneo friulano va già nella direzione indicata dal piano di rilancio Next Generation Eu. A spiegarlo è Alessandro Gasparetto, delegato del rettore per la Ricerca.
Come è continuata l’attività di ricerca dell’Università di Udine durante l’ultimo anno di pandemia?
“Dopo il momento di smarrimento iniziale in occasione del primo lockdown di marzo 2020, tutti i gruppi di ricerca dell’ateneo si sono organizzati in modo tale da poter proseguire le attività di ricerca, sia in remoto, sia in presenza, rispettando in questo caso un rigoroso protocollo di sicurezza stilato dall’ateneo. Possiamo dire che, sostanzialmente, siamo riusciti a far proseguire l’attività di ricerca, grazie anche all’impegno di tutto il personale coinvolto: docenti, ricercatori, tecnici, assegnisti di ricerca e dottorandi”.
Ci sono settori o progetti di ricerca in cui l’ateneo friulano è veramente all’avanguardia?
“L’attività di ricerca che si svolge nel nostro ateneo abbraccia numerose aree scientifiche ed è, mediamente, di qualità più che buona. All’interno di questo panorama, vi sono certamente settori che spiccano per la loro eccellenza. Ne cito solo alcuni, senza pretesa di essere esaustivo: il settore dell’Intelligenza Artificiale (nell’ambito del quale dovrebbe essere a breve attivato un nuovo corso di dottorato di ricerca), che vede tra l’altro la recentissima nascita di un nuovo laboratorio di Machine Learning e Data Analytics, in collaborazione con l’azienda beanTech; il settore della ricerca in ambito medicale, in particolare la ricerca sull’invecchiamento attivo, con l’avvio di un progetto per un polo di ricerca in questo ambito; il settore agroalimentare, con ricerche di avanguardia nel campo della viticoltura e degli alimenti; le cosiddette ‘digital humanities’, comprendente progetti di ricerca in ambito umanistico svolti con l’utilizzo di strumenti digitali innovativi. Questi sono solo alcuni esempi di settori in cui il nostro ateneo si può considerare all’avanguardia”.
Nella direzione indicata da Next Generation Eu, la ricerca dell’ateneo come può essere utile al rilancio del territorio regionale?
“Gli assi strategici del programma Next Generation Eu sono tre: digitalizzazione e innovazione; transizione ecologica; inclusione sociale. La ricerca che si svolge all’Università di Udine si attaglia perfettamente a questi argomenti, in quanto all’interno del nostro ateneo sono presenti competenze di alto livello in tutti e tre questi settori. Della digitalizzazione si è già detto prima; per quanto riguarda la transizione ecologica, il nostro ateneo è all’avanguardia nel campo della sostenibilità, con vari gruppi che svolgono ricerche nel settore dell’energia pulita per la neutralità climatica (il Green Deal) e, più in generale, negli ambiti relativi agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. Vi è poi un gruppo di ricerca interdisciplinare molto attivo sulle tematiche dell’inclusione sociale”.
Collaborazione con i poli tecnologici e di innovazione della regione e non: a che punto siamo?
“Il rapporto fra l’Università di Udine e i poli tecnologici e di innovazione della regione è tradizionalmente molto stretto. Il nostro ateneo ha sempre avuto come obiettivo quello di stabilire un rapporto sinergico e virtuoso con questi poli, in modo da assicurare il trasferimento tecnologico sul territorio delle ricerche avanzate sviluppate all’Università, e riteniamo che questo rapporto sarà sempre più rilevante e strategico nel futuro. A tale proposito, l’ateneo sta investendo molto nel progetto Uniud Lab Village: un polo di ricerca avanzata che vedrà riuniti nello stesso luogo i laboratori universitari e delle imprese, secondo un modello che si trova, ad esempio, nella californiana Silicon Valley. In Lab Village si sono già insediate alcune aziende, oltre a laboratori universitari e l’obiettivo è quello di potenziarlo, in modo tale da farne un centro di ricerca di eccellenza, che possa attrarre giovani talenti da altre regioni – e, perché no, dall’estero – per svolgere attività di ricerca all’avanguardia”.