E’ un altro progetto innovativo messo a punto dal Consorzio di bonifica della pianura isontina di Ronchi dei Legionari, quello che il Ministero della politiche agricole, alimentari e forestali ha premiato con un finanziamento di 1 milione e 415m mila euro. Il via ai lavori a fine anno.
“Ancora una volta – sottolinea il presidente, Enzo Lorenzon – l’obiettivo è quello di risparmiare acqua e di proseguire nel programma di modernizzazione del nostro vasto sistema di irrigazione. Si tratta di un progetto che è già pronto da tempo e che è stato finanziato proprio perchè può essere messo immediatamente in cantiere. L’agricoltura ha bisogno di risposte come questa per affrontare i mutamenti del clima ed il rischio siccità che è ben palpabile anche dalle nostre parti”.
Nel dettaglio si procederà alla realizzazione di una piccola stazione di sollevamento ed alla creazione di una rete di tubazione sotterranea in pressione lunga circa 6 chilometri. Il progetto prevede la captazione di meno dell’1% dell’acqua sollevata a mare dall’idrovora Sacchetti che, mediante la costruzione della stazione di sollevamento e della rete di tubazioni, consentirà di provvedere ad un’ ulteriore distribuzione irrigua, quota parte nell’ambito del Bacino 3, per una superficie di circa 180 ettari e, quota parte, per dotare di irrigazione una ulteriore superficie di circa 150 ettari posizionati a ridosso della strada regionale per Grado fino a Dobbia.
L’intervento, perfettamente integrato nell’ambiente naturale, in quanto la stazioncina di pompaggio sarà di piccole dimensioni e la rete di distribuzione totalmente interrata, consentirà di estendere il servizio irriguo a tutte quelle aree che, a causa dei cambiamenti climatici in atto, vanno in sofferenza nei sempre più frequenti periodi di siccità.
“Questo nuovo passo – sono ancora le parole di Lorenzon – si inserisce in una più generale strategia, portata avanti dal Consorzio ormai da dieci anni, che punta ad un uso sempre più razionale della risorsa idrica, improntato al recupero delle acque superficiali e di quelle meteoriche, anziché ricorrere alla tradizionale captazione in falda. Comincia finalmente ad essere diffusa anche tra l’opinione pubblica, la consapevolezza, già ben nota da anni nel mondo agricolo, che i cambiamenti climatici in atto impongono la necessità di adottare strategie di contenimento e stoccaggio del grande patrimonio di risorsa idrica che continua ad andare sprecata”.
Il Consorzio ronchese, negli anni, ha già provveduto, sull’intero comprensorio di competenza, alla trasformazione del sistema irriguo da scorrimento a pioggia, ha realizzato già vari bacini di accumulo, e creato l’infrastrutturazione logistica necessaria per consentire alle aziende di dotarsi di impianti di microirrigazione.
Via libera al progetto di irrigazione del Consorzio di bonifica della pianura isontina
Lorenzon : "I cambiamenti climatici in atto impongono di adottare strategie di contenimento e stoccaggio del grande patrimonio di risorsa idrica che continua ad andare sprecata"
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