Lignano-Monaco andata e ritorno. Anche Matteo Andretta, specializzato nel commercio di prodotti italiani in Germania e presidente del Fogolâr Furlan di Monaco, l’ultimo in ordine di tempo ad aprire i battenti (è stato inaugurato lo scorso 3 ottobre in occasione della Festa nazionale tedesca) entra a pieno titolo nella categoria dei giovani friulani che non hanno paura di andare oltre confine per lavorare.
Nato in Germania e cresciuto a Lignano, classe 1988, Andretta è poi tornato a Monaco, proseguendo la tradizione di famiglia nel commercio di prodotti alimentari italiani, che dura ormai da quattro generazioni. Che la Repubblica federale tedesca resti meta di molti friulani lo conferma un dato: “Solo in Baviera i friulani registrati all’Aire – spiega Andretta – sono oltre tremila e rappresentano una comunità davvero importante e vitale, circostanza che spiega anche perché abbiamo riaperto il Fogolâr Furlan di Monaco. Non si tratta però più di corregionali che vanno all’estero per restarci, ma di gente che vuole studiare o fare importanti esperienze professionali avendo ben chiaro che si tratta di una condizione in perenne evoluzione e soggetta a continui cambiamenti. Molti friulani arrivano in Germania proprio perché mandati dall’azienda o per migliorare il corso di studio con la prospettiva di un soggiorno per forza di cose provvisorio. Ciò che conta è fare esperienza e imparare cose nuove oppure cogliere al volo un’occasione di lavoro che porta necessariamente all’estero”.
Andretta si occupa come ricordato all’inizio di commercio dei prodotti ortofrutticoli e alimentari italiani. “Molto amati dai tedeschi – spiega l’interlocutore – perché i loro stili di consumo sono profondamente cambiati nel corso degli anni. I tedeschi non temono di confrontarsi con altre culture e lo stesso vale per la loro capacità di integrare chi arriva nel loro Paese per lavorare. Che si tratti di italiani, di turchi o di persone provenienti dai Balcani, l’integrazione è una realtà consolidata e lo dimostra il fatto che molti immigrati ormai rivestono cariche politiche, a dimostrazione di come il processo funzioni e che sia dedicata molta attenzione a questo aspetto. Quanto ai friulani che vanno all’estero – conclude -, secondo me è molto importante mantenere ben stretti i contatti con i corregionali, anche attraverso i Fogolârs perché rappresentano una rete molto importante, valorizzabile anche dal punto di vista delle relazioni sociali ed economiche”.