Incastonata tra vigne e brolo nel piccolo borgo di Bottenicco di Moimacco, a pochi chilometri da Cividale, Villa de Claricini Dornpacher è stata edificata intorno alla metà del 17° secolo dalla famiglia de Claricini Dornpacher e dal 1971 è sede della Fondazione omonima, istituita per volere della contessa Giuditta de Claricini, ultima erede del casato.
LA FAMIGLIA. La storia della famiglia de Claricini in Friuli risale alla metà del 13° secolo, a Bologna, da dove si trasferì a Cividale.
Nel 1418 un’investitura imperiale accordò l’onore di aggiungere al loro cognome il predicato di Dornpacher, casa austriaca estinta. La realizzazione della villa si fa risalire al 1670. Quella della famiglia de Claricini è una storia fatta di potere e ricchezza, ma anche di filantropia e cultura. Nel 17° secolo vi furono due cavalieri di Malta, entrambi di nome Giacomo; il conte Nicolò (1864 – 1946) fu Presidente della Veneranda Arca del Santo di Padova ed ebbe grande interesse per gli studi danteschi e l’arte di Giotto. Sua figlia Giuditta (1891–1968), ultima proprietaria della villa, fu collezionista e studiosa delle arti tessili.
LA FONDAZIONE. Nel 2021 la Fondazione de Claricini Dornpacher compie 50 anni di attività, trascorsi con la missione “custodire e produrre cultura”. Erede spirituale e materiale di una famiglia di letterati e studiosi, la Fondazione – una delle prime nate in Friuli – fu istituita per creare un centro culturale per lo sviluppo di studi soprattutto medievali, ma anche della cultura in termini generici. Il patrimonio è costituito dai beni immobili, dal mobilio originale della Villa, una ricca biblioteca con oltre 5mila volumi, quadri e stampe, la collezione di tessuti antichi e ricami della contessa.
L’ATTIVITÀ. Negli anni, la Fondazione ha conservato e valorizzato il proprio patrimonio. Da sempre, attua iniziative del più alto interesse culturale, promuove convegni nazionali e internazionali, eventi culturali, ricerche, borse di studio, attività didattiche o divulgative e pubblicazioni. Nell’ultimo anno pre-pandemia, il 2019, sono stati organizzati oltre 110 eventi per circa 10 mila persone, tra mostre d’arte, concerti, convegni, conferenze, spettacoli dal vivo. Per il cinquantenario è stato programmato un calendario di eventi lungo un anno: Dante 700 – Tutte quelle vive luci: una lunga serie di appuntamenti culturali, convegnistici, museali, musicali ed enogastronomici da marzo a dicembre per celebrare i sette secoli dalla scomparsa di Dante Alighieri. Il programma ha ottenuto il patrocinio e il supporto del Ministero dei Beni Culturali nell’ambito delle celebrazioni dantesche nazionali ed è sostenuto dalla Regione Fvg, PromoTurismo Fvg, Fondazione Friuli, Camera di Commercio di Udine e Pordenone, Civibank e oltre 50 prestigiosi enti pubblici e privati di livello internazionale, nazionale e regionale.
LA VILLA. Il complesso comprende la grande casa dominicale – che per la forma architettonica allungata richiama la casa padronale friulana -, la chiesa e le dipendenze. All’interno vi si conservano in ogni stanza pregevoli collezioni d’arte: affreschi, dipinti, mobili, arredi, abiti e manufatti tessili, tappeti, stampe, disegni, fotografie, documenti d’archivio, libri, strumenti musicali, oggetti d’arte applicata e suppellettili che raccontano la storia plurisecolare della proprietà, della famiglia cui appartenne e del territorio. L’intero corpus della villa è stato oggetto di recenti interventi di manutenzione straordinaria che hanno interessato la facciata del foledor, il parco all’inglese con relativo viale monumentale e le statue che costellano il giardino all’italiana. Visitare la villa significa immergersi anima e corpo nel ricco patrimonio culturale friulano.
IL GIARDINO. La villa si apre su un magnifico giardino all’italiana e sul parco che si estende per circa un ettaro, con gruppi di essenze secolari di faggi, cedri e abeti. La storia di questo splendido parco è racchiusa ne Il giardino segreto di Villa de Claricini Dornpacher, un volume curato da Emanuela Accornero, con i contributi della storica dell’arte e dei giardini Francesca Venuto, delle restauratrici Daniela Cisilino, Luisa Fogar e Maria Caterina Olivieri e della direttrice del Conservatorio ‘Tomadini’ e direttrice artistica della Fondazione de Claricini Dornpacher, Flavia Brunetto.
LE VISITE. Aperta al pubblico su prenotazione, Villa de Claricini Dornpacher è visitabile tutte le domeniche di settembre e, da novembre, ogni prima e terza domenica del mese. Particolarmente ricca la serie di eventi culturali ed enogastronomici che vi si organizza, sia negli spazi interni – ricevimenti privati e concerti – che nel giardino all’italiana e nel parco all’inglese.
Arte, storia e cultura nel cuore del Friuli
La Fondazione De Claricini Dornpacher celebra i 50 anni di vita con una lunga serie di appuntamenti che dura un intero anno: ‘Dante 700-Tutte quelle vive luci’
42
articolo precedente