La notizia dell’avvio dei lavori per l’elettrificazione della ferrovia Casarsa della Delizia – Portogruaro è stata accolta con estrema soddisfazione dal sottosegretario alla Transizione ambientale, Vannia Gava.
Già nel marzo del 2020, quand’era ancora un deputato e non ricopriva incarichi di Governo, la politica sacilese si era impegnata in Regione e a Roma per il progetto di ammodernamento della tratta.
“La mia interrogazione di allora metteva in luce le potenzialità dell’infrastruttura in chiave turistica ma anche di sviluppo commerciale – ha commentato oggi l’esponente della Lega -. Poi c’è l’aspetto delle emissioni inquinanti lungo il percorso attualmente attraversato dai convogli alimentati a idrocarburi: la qualità della vita ne uscirà sicuramente migliorata, con un ottimo impatto sull’ecosistema. Sono felice che l’allora richiesta di interessamento dei vari Ministeri interessati al progetto abbia trovato finalmente concretizzazione”.
L’azienda Rfi (Rete ferroviaria italiana) ritiene di poter partire con il cantiere già nella prima metà di quest’anno, con un investimento complessivo di oltre 14 milioni di euro. Nelle previsioni del gestore c’è la crescita dei così detti “itinerari alternativi” al corridoio internazionale del Baltico, con un notevole incremento dei flussi merci e passeggeri da e per l’Est Europa. Nel proprio documento pre pandemia, la Gava segnalava pure le opportunità occupazionali derivanti dall’elettrificazione della Casarsa – Portogruaro.
“Un quadro che non è mutato rispetto a due anni fa e che anzi può astrattamente godere delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, ha concluso il sottosegretario all’ambiente dell’esecutivo Draghi.