“Germania e Austria ci stanno isolando dai corridoi turistici estivi. Il Governo tuteli un indotto fondamentale che, soprattutto nell’arco dell’estate, tiene in vita nel nostro territorio tante famiglie”. E’ chiaro l’appello di Fabrizio Oreti, assessore alla Cultura e allo Sviluppo Turistico di Gorizia. “Al riguardo, Vienna ha annunciato che stanno per essere abbassate le restrizioni ai valichi con la Germania, per arrivare a revocare totalmente i controlli il prossimo 15 giugno. In questi giorni il cancelliere Sebastian Kurz ha gelato il Governo italiano, specificando che alla luce del numero dei contagi ancora molto elevati non c’è alcuna prospettiva di aprire presto i confini con l’Italia. Lo stesso farà Berlino, anche alle frontiere con Danimarca, Francia, Lussemburgo e Svizzera”.
“In questo cupo quadro europeo, con l’estate alle porte, da un punto di vista turistico che ruolo aspetta all’Italia e al nostro territorio? Perché se tutto resterà così, saremo isolati fino a data da destinarsi. Oltre agli auspici positivi espressi finora dal Governo – stigmatizza Oreti – i fatti vanno in altra direzione. Ricordo che rischiano di restare al palo tantissime categorie, tra cui le agenzie di viaggi italiane”.
“Tanto per restare in ambito turistico, mi ricollego a un’iniziativa che assieme al Sindaco Ziberna abbiamo iniziato due anni fa, con la stampa e la diffusione, prima e durante l’estate, di oltre 100 mila depliant turistici in quattro lingue per incentivare anche i tantissimi tedeschi e austriaci che d’estate sono presenti a Grado e Lignano. I risultati si sono visti, considerato che dall’inizio del nostro mandato i numeri sono stati sempre in crescita”.
“Questa chiusura di Austria e Germania non penalizza solo le località balneari della regione ma anche Gorizia in un momento poi che, assieme a Nova Gorica, ci vede finalisti quali capitali europee della cultura e sarebbe un incentivo in più per visitare e vivere la città e il territorio. È il tempo – stigmatizza Oreti – che il Governo batta i pugni sul tavolo visto che l’approccio soft che ha utilizzato finora non ha portato a nulla di buono. Altrimenti avranno sulla coscienza un comparto intero che produce ricchezza per le comunità e che rischia di scomparire”.
“Le brutte notizie comunque non sono solo sul versante estero, ma anche in chiave interna visto e considerato che i fondi per il turismo stanziati nell’ultimo decreto non sono assolutamente sufficienti. Passando sul versante sloveno, il Governo di Lubiana ha appena revocato lo stato di pandemia proclamato il 12 marzo. Resteranno comunque i controlli ai confini e si continuerà a entrare e uscire solo da determinati valichi. È stata tolta la quarantena per i cittadini sloveni e dell’Unione Europea che entrano in Slovenia. Ringrazio l’Onorevole Guido Germano Pettarin che sta pressando il Governo sull’argomento. Proprio in questi giorni – termina Oreti – ha Invitato il Ministro Franceschini a essere più convincente con i suoi omologhi europei nelle trattative per la riapertura dei confini e il libero passaggio dei turisti tra paesi dell’Unione”.