Caldo e afa si ‘combattono’ stando al fresco e se di mezzo c’è anche Ferragosto il modo migliore per scampare alla calura estiva è trovare un rifugio in mezzo alla natura. Nel week end estivi e in prossimità di Ferragosto, però, le spiagge ‘tradizionali’ sono letteralmente prese d’assalto da turisti e residenti in regione che si riversano lungo il litorale.
Il Friuli Venezia Giulia, però, offre paesaggi da sogno e location ‘alternative’ se si vuole fare un tuffo in acque fresche e cristalline a una manciata di chilometri dalle città, tra fiumi, torrenti e laghi. Nonostante l’indubbia comodità legata alla vicinanza, sdraiarsi in riva al fiume può risultare scomodo: niente servizi come bar, docce e bagnini; l’ombrellone, se proprio serve, bisogna portarselo da casa accompagnato dall’immancabile borsa frigo nella quale conservare lo spuntino e le bevande. Non sempre il luogo è facilmente raggiungibile e, a qualcuno, i ciottoli proprio non piacciono. Si tratta tuttavia, per gli appassionati del genere, di questioni di poco conto.
Udine, tra laghi, torrenti e fiumi
Partendo dall’alto tra i posti più frequentati ci sono il lago di Raibl a Cave del Predil (nella foto, ndr.)e il torrente Resia dalle acque cristalline. Basta scendere un po’ e si arriva al Lago dei Tre Comuni, dove oltre a una tranquilla giornata di sole è anche possibile esercitarsi con le imbarcazioni a vela, trovando anche luoghi di sosta alberati e locali pubblici.
Sempre nella stessa zona c’è il torrente Palâr, dove è presente una grande pozza presa d’assalto da molti giovani alla ricerca di un tuffo refrigerante. Tuttavia è il re dei fiumi, il Tagliamento, il più amato dai friulani e non. Il corso compreso tra Venzone e San Daniele, grazie alla presenza di molti tratti con acque calme e piccole spiagge, è quello più gettonato.
Spostandosi verso la fascia orientale della provincia ci sono il Cornappo, il Torre e poi naturalmente il Natisone, dove però sono operanti due divieti di balneazione dovuti alla qualità delle acque.
A Pordenone sul greto del fiume
Il Friuli occidentale è ricco di laghi per chi ama l’acqua, ma preferisce rimanere in zona e non correre il rischio di imbottigliarsi nel traffico domenicale.
Il più famoso di tutti è il lago artificiale di Barcis, nel cuore della Valcellina. A due passi dalla Riserva naturale forra del Cellina e dalla Foresta del Prescudin, offre molte attrazioni. E’ possibile, infatti, praticare diversi sport: vela, surf, canoa, kayak, hovercraft, motonautica (Barcis ospita una gara internazionale di questa disciplina) e immersioni. Non manca la possibilità di dedicarsi a free-climbing, speleologia e parapendio. Ma per chi preferisce un po’ di meritato riposo si può semplicemente fare un pic nic.
Nel cuore del parco naturale delle Dolomiti friulane c’è il lago artificiale di Cà Selva, tra Frisanco e Tramonti di Sopra. Si chiama Radona, ma è conosciuto anche come Tramonti, un altro piccolo lago artificiale che può essere l’ideale per un’escursione. Inserito in un ambiente naturale affascinante, dalle sue acque emergono, nei periodi di secca, le case dell’antica borgata. Oltre all’aspetto più culturale, sono molti quelli a suo favore. Primi fra tutti, quelli panoramici dei sentieri accessibili ad adulti e bambini e non per ultima la possibilità di praticare la pesca .
Sempre in località Tramonti di sopra c’è il lago di Ca’ Zul o Ca’ Ciul, un bacino artificiale ottenuto dallo sbarramento del torrente Meduna, compreso all’interno dei confini orientali del Parco naturale delle Dolomiti friulane. Il suggestivo lago è situato tra aspri dirupi e una natura selvaggia che si arrampica sugli speroni di roccia, mentre, per chi ama le escursioni, dal sentiero che porta al lago si possono ammirare le pozze e i giochi d’acqua di color smeraldo.
A Montereale Valcellina si trova il lago di Ravedis, bacino artificiale formato dall’imponente costruzione dell’omonima diga che regola le piene del torrente Cellina. L’imponente struttura merita un’escursione, anche perché il regista Gabriele Salvatores l’ha ripresa nel film ‘Come Dio comanda’.