Un percorso affascinante attraverso forti, ricoveri militari, caserme, campi trincerati, in una parola quel complesso sistema di difesa che aveva reso il Friuli un avamposto tattico. Ecco la proposta della nuova pubblicazione (Guide Gaspari) “I forti e la difesa permanente del Friuli” di Mauro Pascoli e Andrea Vazzaz che sarà presentata mercoledì 22 giugno alle 17.30 nel Salone del Consiglio della Provincia di Udine alla presenza del presidente Pietro Fontanini, dell’assessore alla cultura Francesca Musto e dell’editore Paolo Gaspari. Il lettore, grazie a questo libro, viene preso per mano e condotto a ripercorrere non soltanto i momenti storici legati alla Grande Guerra, ma anche a rivivere e solcare di nuovo quei tragitti attraverso vere e proprie escursioni sul posto, sperimentando nei contesti storico-ambientali le emozioni di cui queste location sono cariche. In questa guida le fortificazioni riprendono forma e colore, riuscendo a coinvolgere anche le giovani generazioni nell’approcciare queste tematiche.
La Provincia di Udine ha creduto e crede nel progetto di recupero e riqualificazione dei forti e delle testimonianze concrete della Grande Guerra sia per promuovere un pezzo di storia che appartiene al Friuli e all’Italia intera, sia per veicolare correttamente l’immagine del nostro territorio. Con questa pratica e funzionale guida si spazia in un tour ben scandito dall’area carnica fino a Codroipo e a Latisana nella Bassa friulana. Seguendo gli itinerari si diventa protagonisti di un passato che va compreso e riapprofondito in una nuova luce: quella della storiografia e dei percorsi di campi di battaglia divisi e contesi per lotte e rivendicazioni di linee, vie d’accesso e siti da conquistare o riconquistare. Oggi il monito è quello di curare questo patrimonio storico e ambientale. Le storie dei forti per molti saranno una novità, come pure le definizioni curiose come quella di ‘Nido d’Aquila’ che veniva generalmente assegnata alle postazioni installate sui picchi alpini più inaccessibili. Fra avanzate e ritirate, fra monti e percorsi, la storia diventa attualità e ammonimento.