Pensavo alla Spagna con i suoi folcloristici aspetti, colorata e gioviale, la Paella con la Sangria… nulla di ciò nei Paesi baschi, poco di spagnolo, neppure la lingua. Si parla un linguaggio incomprensibile certamente non di origine latina.
Tra l’Oceano Atlantico e i Pirenei questa Terra Ispanica si differenzia totalmente dalla madre patria ponendo come caratteristiche alcuni aspetti: linguistici, gestionali, culturali, creando anche un’atmosfera indipendentista che alcuni decenni fa, l’ETA, creò importanti atti terroristici in Spagna. Ora tutto è tranquillo, ma certamente questi luoghi nulla hanno a che vedere con quel mondo spagnolo che conosco bene perché molte volte l’ho visitato.
La città più importante è Bilbao che si estende lungo il Rio del Bilbao, il suo estuario e le colline. Ordinata, super organizzata, pulita, sorprende il visitatore per queste caratteristiche e per lo splendido vecchio quartiereluogo fondato ed abitato anticamente da pescatori, attraversato da sette strade che dal ponte di SantAntòn s’intersecano tra antiche dimore, negozi, fino a giungere alla cattedrale esempio importante di stile Neo-Gotico.
Intorno alla parte storica c’è la città nuova, molto moderna nelle costruzioni e nell’architettura; è sorprendente come numerosi edifici rappresentino lo spirito innovativo del popolo Basco. Architetti come Cadenas, Calatrava, Moneo, Soriano, Palacios, Gehry, hanno creato un insieme davvero attraente di palazzi, ponti, torri, luoghi istituzionali, passeggiate lungo il fiume, giardini e parchi e quant’altro, unendo all’estetica l’utilità. Proprio per questo voglio ricordare il Guggenheim Museum.
È un edificio dall’estetica armoniosa esternamente completamente ricoperto da lastre d’acciaio e un enorme ragno di bronzo sovrasta lo spazio aperto da un lato, mentre dall’altro un cane gigantesco sembra proteggere questo luogo che raccoglie opere d’arte prestigiose, mostre itineranti, sculture di grandi dimensioni in sale amplissime.
Da Bilbao di raggiunge l’Oceano Atlantico dopo alcune decine di chilometri. Sono affascinati i piccoli paesini di pescatori che s’incontrano, uno dopo l’altro, percorrendo la litoranea, bagnati da alte onde; ci sono molte spiagge spesso emergenti con la bassa marea, ma l’alta marea si riprende tutto lo spazio infrangendo le sue onde lungo le coste paradiso dei surfisti.
La città più importante sul Mar Cantabrico, è San Sebastian. Molto attraente è il suo centro storico nel quale le stradine si riempiono di turisti affascinati dalle meraviglie antiche e dalle antiche chiese. È un luogo romantico pieno di vita e di attrazioni, di percorsi attraverso i suoi elementi geografici, il litorale, la regina delle spiagge “La Concha”, e l’isola di fronte a quest’ultima. Splendidi panorami che profumano di sole.
Verso l’interno del territorio Basco sorge la Città di Vitoria anch’essa divisa in due parti ben distinte: la parte vecchia sulle colline e quella nuova in basso. Ha tradizioni che risalgono all’epoca dei Visigoti, di notevole interesse sono i palazzi medioevali lungo le strade del Centro Antico nel quale si erge,con le sue splendide guglie gotiche, l’enorme Cattedrale di Santa Maria, ora in restauro ma visitabile con la guida; è un vero capolavoro. La città è davvero un luogo dove trascorrere alcune giornate alla scoperta di angoli inaspettati, nei musei, tra la gente riservata e un po’ schiva.
Il Basco è il caratteristico copricapo usato dagl’uomini di questi luoghi. Non tutti lo indossano, ma rimane comunque il simbolo di un popolo che non intende dimenticare il passato e le tradizioni, ma che volge lo sguardo lontano oltre l’Oceano, oltre il Mare Cantabrico, distinguendosi dalle altre regioni spagnole con nuove idee e nuove economie, con il cuore rivolto al futuro.
Fulvia Badini
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