Hanno nomi altisonanti: Leggendaria ed Eroica. I protagonisti, però, non sono cavalieri senza macchia e senza paura, ma ciclisti, amatori e professionisti, che non cavalcano destrieri, ma due ruote moderne di tutti i tipi, nel primo caso, o bici storiche, anche di grande valore, nel secondo. Leggendaria ed Eroica sono le manifestazioni alle quali partecipa Simone Masotti, architetto friulano quarantenne affetto dal morbo di Parkinson.
Masotti dovrebbe essere considerato un eroe, ma non perché non si è mai arreso alla malattia. L’architetto è un eroe perché sono in molti a seguire le sue impese e a prenderlo come esempio. Masotti, infatti, ha trovato nella biciletta una valvola di sfogo, una passione e, soprattutto, una cura. Racconta che pedalare lo porta a diminuire la terapia farmacologica che assume ogni giorno. Inoltre, durante i viaggi in bici che ha affrontato, lunghi anche svariati chilometri, è successo che non gli servisse nemmeno azionare lo stimolatore, l’apparecchio sottocutaneo inserito nel torace, che pilota due elettrodi intracranici.
“Fare movimento – spiega l’architetto – è una vera terapia. Lo sostiene anche il mio amico medico e compagno di avventura in bicicletta, Sergio Borroni. Io sono contento che il racconto dei miei viaggi e dei benefici che ricavo dall’andare sulle due ruote sia arrivato come un tam-tam a tanti malati increduli. Molti hanno seguito il mio esempio e ora sono ciclisti assidui e contenti”.
Domenica 19 settembre ha partecipato alla 14° edizione della ‘Leggendaria’, tra i borghi, fiumi e castelli, organizzata dalla Ciclistica Bujese. Il 2 e 3 ottobre, invece, sarà impegnato nella Eroica.
“Questa manifestazione cicloturistica – spiega Masotti – è nata da un’idea di Giancarlo Brocci, giornalista e scrittore. Si svolge dal 1997 in provincia di Siena. Ha la particolarità di rievocare il ciclismo di un tempo, con percorsi che si svolgono in buona parte su strade bianche affrontate con biciclette e abbigliamento d’epoca”. Un’esperienza incredibile che Masotti di certo non vuole perdere. L’architetto, però, partecipa anche alle iniziative organizzate dall’associazione Bike Pozzo di Pradamano, che sostiene il movimento fisico attraverso la bicicletta, facendo conoscere il Friuli-Venezia Giulia con itinerari e percorsi affascinanti e per tutti.
In bicicletta contro il Parkinson
Le due ruote sono una medicina per il fisico e per lo spirito e sono ormai in molti a seguire il suo esempio
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