Sul territorio berlinese si trova Potsdam, la città dei castelli e dei giardini ed ecco che in quel giorno piovigginoso di aprile, si materializzò la favola del principe Federico Guglielmo II che nel 1793 comprò il terreno nel quale visse l’amore proibito con la giovane WilhelmineEnke, figlia del musicista di corte dalla quale ebbe dei figli di cui egli si prese cura.
All’interno del complesso fortilizio, un edificio simile ad un’antica rovina ospitò la fanciulla amata. Una serie di curiose costruzioni vengono a far parte di un’originale quanto stranissimo sito storico. In quello che viene chiamato Giardino Nuovo, ho visitato un particolare edificio che ospitava la cucina del palazzo: sembrava emergere dalle acque del lago come un tempio, con l’effige egiziane su di una piramide che fungeva da ghiacciaia. Sempre nel giardino sorge il palazzo di marmo voluto dal Principe Federico Guglielmo II. Stupore incredibile fu quando vidi l’ultima delle abitazioni commissionate dagli Hohenzollern, con le facciate a graticcio come in Normandia ed in Inghilterra, estremamente rustica in contrasto con l’opulenza dei loro palazzi.
Un affascinante quartiere olandese costruito nella metà del ‘700 mi ha ricordato alcuni luoghi di Rotterdam o di Amsterdam. Peccato che Potsdam, luogo ameno e persino leggiadro, sia stato sempre obiettivo militare e ripetutamente bombardato durante le varie guerre. È incredibile come si siano salvate alcune costruzioni come le chiese, le scuderie e l’antico municipio, un obelisco. Il giardino di Marlyn-Garden rende ancora più fresca l’immagine di questa località assieme ai colori che ricopronogli edifici, e tutto ciò allontanava da me l’immagine della mano armata dell’uomo che proprio su Potsdam aveva infierito con la sua forza distruttiva.
Ho visitato il Castello di Sanssouci sfarzosamente decorato nel suo stile Rococò, ed i toni del giallo s’inseguivano tra marmi e dorature nelle varie stanze, e poi azzurri, verdi, sulle pareti, ed affreschi. L’antico mulinoche sporge al di sopra degli edifici sembra messo li per caso e fu adibito nel passato a varie funzioni: è certamente romantico e nello stesso tempo sorprendente.
Di notevole interesse è stata la visita ad una delle prime pinacoteche tedesche, la Bildergalerie (1755), che accoglie la collezione di quadri di Federico il Grande.
Una passeggiata nel parco mi ha portato di fronte a stravaganti e curiose costruzioni come, per esempio, la Casa Cinese: un insieme di leziose cineserie assieme a strani personaggi seduti ai piedi delle colonne. Particolari sono i bagni romani destinati allo svago e al divertimento: tentativo di copia di un classico antico. Molto particolare è il Castello di Charlottenhof costruito per Federico Guglielmo II. All’interno mi hanno sorpreso le piccole stanze arredate con molta semplicità.
La nuova Orangerie, che doveva ospitare gl’invitati a corte, altre costruzioni dalle architetture varie e contrastanti, nulla hanno a che vedere con l’imponenza del Nuovo Palazzo voluto da Federico II per esaltare la sua gloria e ricchezza. Il palazzo è fastoso sia all’esterno che all’interno in cui le sale sono davvero sovraccariche di ornamenti, ma certamente ricordano le feste, i balli, gli abiti, la musica, gli amori segreti, gl’intrallazzi di corte, gl’intrighi e…voliamo con la fantasia sulle note di un valzer. Note che si rincorrono ancora tra le torri del Castello di Babelsberg, tra le strane costruzioni nel parco che porta lo stesso nome del Castello, note che s’innalzano sull’insieme dei monumenti, dandomi l’impressione di entrare in un libro che inizia con: “C’era una volta…”