Il grande Presepe di Sabbia di Lignano Sabbiadoro si conferma anche in questa 19esima edizione fra le manifestazioni di maggior seguito delle festività del Friuli Venezia Giulia e non solo. A oggi sono già state superate le 55mila visite, numeri davvero significativi, che acquisiscono ulteriore importanza vista anche la provenienza dei visitatori, moltissimi dei quali arrivati da fuori regione (Veneto, Trentino, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte) e in larga parte dalle vicine Austria e Slovenia.
Dopo un brillante periodo natalizio l’opera non chiuderà, ma sarà visitabile anche in tutti i fine settimana fino al 5 febbraio, il sabato dalle 14 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 18, nella tensostruttura allestita all’altezza del Parco San Giovanni Bosco (di fronte alla Chiesa) accessibile dall’ufficio spiaggia n°6. Tutte le info su www.presepelignano.it
“Tessere d’infinito”, un tema di grande fascino e di forte impatto, che si è tradotto in un percorso sospeso tra storia e leggenda attraverso differenti linguaggi artistici, accomunati da due fili conduttori: “il mare” (principale risorsa di Lignano) e i “colori della luce”. Il percorso sarà suddiviso in quattro blocchi tematici: leggenda, ipotesi, storia e teologia. Il primo blocco racconterà la leggenda che ha fatto di San Marco, primo Vescovo di Alessandria d’Egitto, il fondatore della Chiesa di Aquileia; il secondo raffigurerà, mediante un procedimento allegorico, alcune teorie (in particolare quelle di Gilberto Pressacco e Renato Iacumin) riguardanti le origini del Cristianesimo aquileiese; il terzo sfiorerà alcuni snodi storici sulla scorta di fatti, documenti, fonti e monumenti e, infine, il quarto compendierà l’interpretazione di alcuni passaggi teologici che hanno contraddistinto l’antica Chiesa aquileiese: il Descendit ad Infer(n)a, il Signum Ionae, la fede nella salvezza universale (Apocatàstasis).
Per evocare la “fisicità” e il “colore” dei mosaici e, al contempo, per alludere simbolicamente alla “luce” spirituale irradiata dalla nuova fede, si è deciso di accostare alle sculture di sabbia tre opere che usano media differenti: si potrà camminare su un tratto di pavimento musivo che riproduce fedelmente, nel colore e nelle dimensioni, alcuni segmenti del mosaico pavimentale della “Cripta degli Scavi”, opera della Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo; si potrà ammirare un impalpabile arcobaleno realizzato da Jacopo Rumignani con tessuti leggerissimi e trasparenti; ci si troverà, infine, dinanzi a una grandiosa video installazione digitale che consentirà di fare un’esperienza immersiva e quasi mistica nelle acque salvifiche e colorate del misterioso “mare di Giona”. Questo inserimento virtuale – reso possibile dalla generosa disponibilità della Fondazione Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia – si avvale della progettualità e delle tecnologie di 4Dodo S.r.l. di San Giorgio di Nogaro.
CREDITI. Da un’idea dell’Associazione Dome Aghe e Savalon d’Aur, elaborata da Lara Gonzo e Ivana Battaglia. Ideazione e direzione artistica: Lara Gonzo, Mario Vittadello e Ornella Scrivante. Realizzazione tecnica dello spazio espositivo: Antonio Molin, presidente dell’Accademia della Sabbia di Roma. Il mare di Giona. Scenografia virtuale (proiezioni sulla sabbia), da un’idea di Federico Cautero; allestimento e realizzazione di 4 DODO s.r.l. di San Giorgio di Nogaro. L’installazione dell’Arc di San Marc (arcobaleno) e la grafica di fondo “Basilica di Aquileia” sono dell’artista Jacopo Rumignani di Lignano Sabbiadoro. La voce narrante che accompagna i visitatori lungo il percorso è di Massimo Somaglino. Le foto del Presepe sono a cura di Davide Carbone, Riccardo Riccamboni e Ferdi Terrazzani.
Il presepe in numeri: 600 metri quadrati di superficie espositiva, 400 metri cubi di sabbia, tre artisti che hanno lavorato per 50 giorni consecutivi.