Dopo alcuni fine settimana di tutto esaurito per le strutture ricettive e le attività di escursione del comprensorio di Arta Terme e dello Zoncolan, grazie al turismo di prossimità spinto dalla zona gialla e dalla neve ancora abbondante con giornate soleggiate e gradevoli, l’ingresso in zona rossa e le relative restrizioni hanno definitivamente segnato l’epilogo per la montagna invernale.
“Dopo questo ennesimo stop, le strutture aderenti al Consorzio Arta Terme Benessere Alpino – racconta la presidente Chiara Gortani – hanno deciso con grande passione e senso di ospitalità di mettere a disposizione le proprie strutture per le squadre sportive che stanno svolgendo i propri programmi di gara. Questo è possibile, prima di tutto, grazie alla disponibilità di Sci Club e gestori degli impianti che stanno lavorando per garantire la continuità dell’attività per gli atleti professionisti”.
Fino al 26 marzo lo Zoncolan ospita, infatti, i Campionati Italiani Children di sci alpino, sospesi nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria. Sulle piste friulane saranno in gara i migliori Under 14 e 16 d’Italia. L’organizzazione è affidata allo Sci Club Monte Dauda e le gare saranno disputate su tre diverse piste: Zoncolan 1, Zoncolan 2 e Tamai.
Il programma è stato sviluppato in modo da garantire la massima sicurezza e il rispetto dei protocolli anti-Covid, con due zone ben distinte, una “gialla” e l’altra “verde”, nelle quali le diverse categorie non condivideranno alcun spazio (impianti di risalita, piste di avvicinamento e campo gare).
“I Campionati portano nel nostro comprensorio (Arta, Comeglians, Ovaro, Ravascletto e Paluzza) oltre 460 persone tra atleti, allenatori e team, 320 delle quali soggiorneranno nelle strutture di Arta” continua Gortani. “L’ospitalità alle delegazioni sportive limita i danni di una stagione in perdita totale e ci fa pensare all’estate con ottimismo”.
“A causa delle restrizioni alcuni eventi tradizionali previsti in primavera, come la tipica Festa delle Erbe promossa dalla pro loco di Arta, probabilmente non si potranno organizzare, ma stiamo già pensando a delle proposte alternative come la ‘settimana delle erbe’, con corsi per riconoscere e raccogliere le erbe spontanee e laboratori di cucina”.
“All’interno del Consorzio di Arta stiamo già da tempo lavorando ad un’offerta diversa, che vada oltre il turismo di massa. Noi Carnici siamo gente di montagna, concreta e ci piacciono le sfide: nonostante le difficoltà non ci arrendiamo e continuiamo a lavorare e a progettare pensando alla ripartenza del turismo” conclude Gortani.