Il mare Mediterraneo lambisce le coste sulle quali questo gioiello di storia fu fondata dai romani, nel loro espandersi ovunque, nel 218 a.C. per opera degli Scipioni. Il mio sguardo si è inizialmente posato su quell’anfiteatro che come sempre testimonia il grande entusiasmo romano per le esibizioni teatrali, che simboleggia il suo passaggio, la colonizzazione, la cultura evoluta: il mare è a pochi passi ed il suo azzurro è una pennellata di colore, sfondo di un quadro nel quale architettura antica e natura si coordinano in un insieme armonioso. Le mura circondano la parte storica, ma sulle stesse mura sono state edificate le case nelle quali ancora oggi abita la gente del luogo. Si notano ardui rimaneggiamenti ed impensabili rinforzi per sostenere le nuove abitazioni che comunque possono vantare fondamenta antiche, momenti di storia, testimonianze importanti.
Tutta la cittadina sorge sulle vestigia romane, addirittura alcuni locali pubblici si trovano all’interno di quelle che anticamente erano le botteghe; alcuni palazzi conservano le colonne dai capitelli con le foglie d’Acanto, le stradine sono in parte lastricate e percorse da molto più di duemila anni. È possibile immaginare il tempo nel quale Augusto visse qui per anni, permettendo alla cittadina d’ingrandirsi e di vantare importanti costruzioni ancora visibili, come il Circo ed il Foro, le mura possenti e le Torri di Vedetta. Poi via via la storia continua ad arricchire questo luogo, così speciale, dalle meraviglie architettoniche,con edifici pubblici come la Basilica, la Necropoli Paleocristiana, la Cattedrale, il porto… Convive con il passato una parte moderna ed industrializzata di Tarragona.
Ricordo quando, visitando il museo della cittadina, dissi al custode che davvero mi sembrava di essere in una piccola Roma, ancora viva proprio nelle sue antiche costruzioni. Gli occhi di quell’uomo brillarono orgogliosi di appartenere ad una realtà così storicamente importante e così legata allo sviluppo della più grande civiltà mediterranea. Mi spiegò con enfasi quanto fantastica fosse la sua città.
La storia di Tarragona fu come un fiume in piena perché molti popoli la conquistarono lasciando tracce visibili del loro passaggio, rendendola un’icona dei capitoli scritti del passato. Il mare di un colore intenso abbraccia questo sito antico, bagna coste che hanno visto tutto, è un mare rispettoso di ciò che l’uomo ha costruito tanti secoli fa: il fruscio delle onde, il gorgoglio delle acque accompagnavano le immagini mentali di tanta storia mentre stupita osservavo Tarragona, luogo da scoprire.
Fulvia Badini
20 dicembre 2012