Una nuova moda si sta espandendo anche in Friuli. Si tratta del turismo slow, vera e propria filosofia di vita, in questo caso però applicata al turismo. Tradotto letteralmente ‘turismo lento’ è una nuova modalità di viaggio che ti permette di goderti al massimo la tua esperienza, di andare oltre un semplice video. Il Cammino celeste è l’esempio in regione, il quale permette una valorizzazione e promozione allo sviluppo del territorio non indifferente. Chiamato anche “Iter Aquileiense”, è un percorso che attrae un gran numero di persone anche di diversa provenienza con lo scopo di raggiungere il santuario del Monte Lussari. Questo itinerario vanta tre percorsi in base alla località. Quello italiano comincia da Aquileia, si svolge attraversando Cormons, Castelmonte, Cividale, il Gran Monte e le valli di Resia e di Dogna. Il percorso sloveno ha come prima tappa Brezje, per poi raggiungere le seguenti destinazioni quali Jesenice, Kranjska Gora, Ratece, Fusine e Tarvisio. Infine vi si trova anche il percorso austriaco che inizia da Maria Saal, poi prosegue a Klagenfurt, Maria Worth, Maria Gail (prossimamente), Arnoldstein, Coccau e si conclude a Tarvisio. Entrambe i tre itinerari si congiungono poi a Camporosso, meta in cui si riuniscono tutti i pellegrini per poi salire assieme sul Monte. Durante il pellegrinaggio, quattro sono i monumenti che attirano l’attenzione dei pellegrini. È un’occasione per tutti i turisti che vogliono divertirsi rispettando l’ambiente, cosa aspettate?
Turismo slow, tre culture in marcia
Il Cammino celeste collega Aquileia e la laguna con Monte Santo di Lussari, dove giungono anche i percorsi dall’Austria e dalla Slovenia
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